HATSHEPSUT: donna faraone che regnò più a lungo

fotografia condivisacon licenza Creative Commons

Ben ritrovati e ben ritrovate, eccomi a portare avanti il discorso sulle donne faraone, e andiamo avanti con la regina HATSHEPSUT, davvero una grande donna faraone, che durante gli anni del suo regno portò avanti una politica di grande prosperità per il suo paese.

Hatshepsut (circa 1508 a.C.- 16 Gennaio 1458 a.C.) era la figlia di Thutmose I e della moglie legittima Ahomose e fu la seconda donna faraone dopo Nefrusobek; Hatshepsut fu il Faraone di sesso femminile che regnò più a lungo e sotto la sua guida l’Egitto prosperò così tanto che forse, proprio a causa della sua grandezza, dopo la sua morte i suoi successori tentarono di cancellarne la memoria.

Quando Hatshepsut aveva circa 20 anni il padre morì e poco dopo Hatshepsut sposò il fratellastro Thutmose II, diventando la sposa reale e regina dell’Egitto  ( sposa reale perché era la moglie principale, poi, come era uso, Thutmose II ebbe molte altre concubine). Thutmose II era però molto fragile, con una salute precaria  e riuscì a regnare per soli tre anni (circa), rivelandosi però un sovrano dalla personalità molto debole, tanto è vero che non sono state tramandate grandi imprese durante i suoi anni di potere. Si pensa che forse, proprio a causa di questa sua debolezza, sia di salute che di carattere, Hatshepsut riuscì a far prevalere la sua forte personalità, circondandosi di persone molto potenti.

Dopo soli tre anni di regno purtroppo Thutmose II morì, pur essendo ancora molto giovane, e si presentò un problema: la sposa reale non era riuscita a partorire un principe ereditario, ma aveva avuto solo una figlia femmina, quindi il problema che si presentò fu quello della successione.

Thutmose II aveva avuto un figlio maschio con una concubina, il principe Thutmose III, ma il problema che si poneva era l’età del principino: egli aveva solo tre anni quindi non poteva certo sedere sul trono d’Egitto. Inoltre il figlio di Thutmose II e della sua concubina doveva essere legittimato a poter regnare sull’Egitto, e ciò poteva avvenire solo se egli avesse sposato l’unica figlia di Thutmose II e Hatshepsut: Neferura. Fu a questo punto che la regina Hatshepsut assunse la reggenza dell’Egitto e posticipò indefinitamente il matrimonio tra il piccolo faraone e la propria  figlia (la storia egizia annoverava già varie regine reggenti, anche se Hatshepsut fu la prima a ricoprire tale incarico senza essere la madre del re).

Durante il suo regno Hatshepsut s’impegnò nell’opera, già iniziata dai suoi predecessori, di ristabilire i contatti e l’influenza egizia sui paesi stranieri. Hatshepsut dette di sé l’immagine di una sovrana pacifica, ma durante gli anni del suo regno si contano comunque circa sei campagne militari. Ella ordinò la costruzione di molti edifici, tanto è vero che è considerata, tra i regnanti egizi, una fra coloro che resero l’Egitto più ricco dal punto di vista edilizio; la sovrana fece costruire centinaia di edifici tra il Basso Egitto e l’Alto Egitto, e le sue costruzioni erano più maestose e ricche di quelle realizzate in precedenza. Ordinò anche la creazione di due obelischi ( dei quali uno si ruppe e fu necessario ordinarne un terzo) che celebrassero il sedicesimo anniversario della sua ascesa al trono. Ma il capolavoro di Hatshepsut fu la costruzione del suo tempio funerario, che si trova all’ingresso della Valle Dei Re.

Non solo edifici, ma anche un gran numero di sculture furono ordinate da Hatshepsut: al Metropolitan Museum di New York si trova una sala interamente dedicata alla Regina-Faraona: la “Hatshepsut Room”.

La sovrana morì il 16 gennaio del 1458 a.C, probabilmente a causa di un cancro alle ossa, causato forse da pomate cancerogene, ma si suppone anche la sovrana soffrisse di diabete; il suo regno era durato circa 22 anni e alla sua morte salì al trono Thutmose III.

Purtroppo per molto tempo non fu possibile risalire a quale fosse la mummia della regina, che fu considerata persa, ma nel 2007 furono ritrovate le mummie di due donne e, grazie all’egittologo Zahi Hawass che ne fece analizzare i resti, fu stabilito, con pochissimo margine di errore, che quella fosse proprio la mummia del faraone Hatshepsut, sepolta insieme alla sua balia.

Purtroppo fu riservata molta cattiveria nei confronti di Hatshepsut: i monumenti a lei dedicati furono deturpati, dopo la sua morte, con una drastica “damnatio memoriae , condanna che si decretava, in casi gravissimi, per effetto della quale veniva cancellato ogni ricordo (ritratti, iscrizioni) dei personaggi colpiti da un tale decreto (https://www.treccani.it); si suppone che questa azione fosse stata voluta dal suo figliastro Thutmose III.

 

CURIOSITA’: su numerosi monumenti compare il nome della sovrana scritto al maschile, “Hatshepsu”, quindi fu chiaro agli archeologi come, grazie alle sculture, si voleva presentare questo faraone donna come se fosse un uomo, ma questo, forse, fece la fortuna di Hatshepsut la quale, grazie a questi cambiamenti di sesso, fece aleggiare intorno a sé il carattere divino ai quali, il popolo egizio, dava molta importanza.

Confidando di avervi fatto trascorrere qualche minuto di “magia” nell’antico Egitto vi mando un abbraccio di Luce.

∝   Selene

Diventa il primo a commentare su "HATSHEPSUT: donna faraone che regnò più a lungo"

Scrivi il tuo commento

La tua mail non verrà pubblicata.


*