PURIFICAZIONE DI UN CRISTALLO: lezione 3

Ecco il mio incensiere, antico, a cui sono molto affezionata.

Purificazione di un cristallo.

Cristalli: come pulirli? Non poteva mancare certamente una lezione su questo argomento! Comincio col dire, però, che i vostri cristalli non sono da purificare, o “pulire” come altri dicono, molto spesso; le nostre pietre non assorbono energia a tal punto da doverli purificare ogni volta che vengono utilizzati … pensiamo ad un filtro dell’acqua: lo cambiereste ogni giorno? Ogni settimana? No di certo! Un filtro può durare anche per 2000-3000 litri di acqua … eppure assorbe le impurità del liquido.  Lo stesso si può pensare per i cristalli: non necessitano di continue purificazioni, ma se percepite che qualcosa non vi convince, se il cristallo in qualche modo vi sta “suggerendo” di pulirlo ( vi ricordo di dare ascolto all’istinto), allora ecco che potete farlo scegliendo uno dei metodi che andrò ora a suggerire. Ricordate però, importante, che non tutti i cristalli possono essere immersi nell’acqua, mentre altri mal sopportano l’umidità della terra.

Andiamo dunque a vedere come poter effettuare la purificazione di un cristallo.

 

  • COL FUMO DELL’INCENSO: questo metodo è molto semplice e può essere utilizzato per tutti i tipi di pietre. Basta accendere un bastoncino di incenso e passare il proprio cristallo in mezzo al fumo da esso prodotto, visualizzando pian piano il cristallo che si libera dell’energia immagazzinata e torna puro. Ovviamente l’incenso che andrete ad usare deve essere un incenso naturale, io, ad esempio, uso i legnetti di Palo Santo, innanzitutto perché mi piace incredibilmente il profumo che essi emanano e poi perché questo legno, conosciuto anche come “legno sacro”, svolge un’azione purificatrice sulla casa, togliendo le energie negative dall’aria. Unica nota stonata: non tutti riescono a farlo “fumare” dopo averlo spento (non dovete lasciarlo acceso altrimenti brucia subito tutta la resina contenuta al suo interno e poi sentirete solo odore di bruciato), io stessa ho provato diversi modi ma mai riuscivo, fino a che non mi è venuta un’idea, l’ho provata e funziona! Io faccio così: accendo il legnetto, lascio la fiamma accesa qualche secondo e poi la spengo, dopo di ché appoggio il legnetto su un carboncino che avevo acceso precedentemente, avendo cura di girare man mano il legnetto dalla parte ancora intatta.

Ovviamente voi scegliete l’incenso che vi aggrada maggiormente, ricordando solo di sceglierlo naturale. Quelli più indicati sono quelli a base di sandalo, mirra, salvia bianca, alloro.

 

  • COL SUONO DELLE CAMPANE TIBETANE: un altro metodo di purificazione di un cristallo, che non è molto conosciuto, è quello di purificare un cristallo col suono delle campane tibetane. Ora, non è detto che tutti dobbiate avere in casa una campana tibetana per farla suonare, basterà anche solo mettere un video col suono delle campane con i cristalli posti accanto: il suono e le vibrazioni delle campane avvolgeranno le pietre cancellando da esse ogni impurità.

 

  • COL FUOCO: il fuoco, come si sa, è un grande purificatore, è in grado di cancellare perfettamente ogni traccia, per cui possiamo accendere una candela facendo passare sopra la fiamma ( non mettendo direttamente il cristallo a contatto col fuoco!) il nostro cristallo per circa un minuto. Si può tenere magari il cristallo con una pinza per non scottarsi le dita. Attenzione: questo metodo può essere utilizzato solo con le pietre più dure, tipo il diamante, il rubino, lo zaffiro, il topazio.

Per essere certi che il vostro cristallo possa passare sopra il calore di una fiamma confrontate il suo indice di durezza con la scala di Mohs, che attribuisce ad ogni minerale un valore da 1 a 10, indicando con 1 il minerale più tenero (il talco), mentre il 10 è il valore associato al diamante che è fra i minerali più duri. Vi consiglio, se avete dei dubbi, di consultare la tabella sul sito https://www.juwelo.it/parametri-gemme che è ampiamente dettagliata e prende in considerazione un numero elevato di cristalli.

 

  • CON L’ACQUA: si possono passare le pietre sotto l’acqua corrente per alcuni minuti, oppure riempire un bicchiere di vetro con dell’acqua depurata e lasciarci immersi i vostri cristalli per 24 ore. In entrambi i casi bisogna poi lasciare asciugare i cristalli all’aria lasciandoli avvolti in un panno bianco. Ma attenzione massima: solo poche pietre possono essere messe a contatto con l’acqua, vi fornisco un elenco:

 

Cristalli duri che possono essere messi a contatto con l’acqua:

Quarzo chiaro, Ametista, Quarzo Fumè, Quarzo rosa, quarzo citrino, Agata, Avventurina, Diaspro, Occhio di tigre.

 

Pietre che non possono essere lavate con acqua:

 Fluorite,  Tormalina Nera,  Acquamarina, Turchese, Pirite, Rubino, Pietra di luna, Lapislazzuli, Flourite, Amazzonite, Gesso, Talco, Calcite, Malachite, Selenite, Celestino, Ambra, Topazio imperiale, Corallo rosso, Opale di fuoco, Opale, Azzurrite, Cianite, Kunzite, Pietra di Sole, qualsiasi tipo di Diaspro, Ematite, Selenite e diversi altri ( controllate sulla scala di durezza se avete un cristallo diverso)… e ovviamente qualsiasi cristallo contenente Rame!

 

  • CON LA TERRA: basta sotterrare il cristallo per 24 ore in un vaso colmo di terra. Come detto all’inizio, però, non tutti i cristalli sopportano l’umidità della terra, per cui questo metodo utilizzatelo solo per pietre che hanno una durezza dal 7 in su sulla scala di Mohs. Non bisogna assolutamente mettere a contatto con la terra i seguenti cristalli:

Agata dal pizzo blu, Azzurrite, Machite, Calcedonio, Calcite, Celestina, Fluorite, Rodocrosite, Selenite, Turchese e altre (controllate la durezza se siete indecisi).

 

Credo di avervi dato diversi metodi per purificare i vostri cristalli, ve ne sono altri, ma io mi fermo qui. Unico appunto: molti suggeriscono il sale per purificare i cristalli, ma io non prendo in considerazione questo metodo perché è molto aggressivo e può dal cristallo qualsiasi informazione da esso accumulata nel tempo; per questo io consiglio questo metodo di purificazione solo se la pietra è nuova, appena acquistata, perché non si sa in quali mani sia passata. Ma anche qui attenzione perché non tutti i minerali possono entrare a contatto col sale.

 

Desidero invece darvi un metodo per ricaricare un cristallo se pensate che ce ne sia  bisogno. C’è un metodo molto semplice:

CON LA DRUSA DI AMETISTA: basta appoggiare il cristallo da ricaricare sulla drusa di ametista e il tutto avviene naturalmente.

 

  • Vi regalo una chicca: magari voi desiderate utilizzare un particolare cristallo per uno scopo ben preciso, affinché vi doni calma, oppure perché porti tranquillità sul lavoro, o qualunque altra cosa voi vogliate. Allora PROGRAMMIAMO IL NOSTRO CRISTALLO! Basta tenerlo appoggiato sul terzo occhio, al centro della fronte, e ripetere tre volte l’affermazione che desideriamo dare al cristallo come intento o come ordine. Tutto qua! Credete nelle vostre potenzialità!

 

Per oggi credo il tutto sia abbastanza per cui vi lascio con un abbraccio di Luce

Selene

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